Parole, musica e sogni dell’America anni ’50 – The Beat Generation. Da Jack Kerouac a Lawrence Ferlinghetti

Domenica 30 settembre alle ore 18:00 presso l’Azienda Vinicola Foffani, in collaborazione con l’associazione Aperitivo con l’Arte, si terrà un concerto spettacolo sulla Beat Generation. Accompagnato dal pianista Riccardo Morpurgo, l’attore Lorenzo Acquaviva proporrà un “on the road” da Jack Kerouac a Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti, protagonisti della Beat Generation.

“Il bop nacque col jazz ma un pomeriggio non so su quale marciapiede forse nel 1939, 1940, Dizzy Gillespie, o Charlie Parker o Thelonious Monk…” Se Kerouac cominciava così il suo scritto “La nascita del bop”, noi possiamo affermare che il beat nacque col bop anch’esso su qualche marciapiede ai bordi di una strada o su una strada stessa, magari a Times Square a New York, o tra le pareti di una stanza modestamente ammobiliata. Il bop, quindi, quale ideale compagno di viaggio di una generazione che venne chiamata beat, battuta, sconfitta ma beata, che rifiutava l’apatia e il cinismo per riscoprire la “gentilezza e coltivare la gioia del cuore”. Quella di Kerouac, Ginsberg, Corso, Ferlinghetti è una vera e propria scelta esistenziale: autenticità, solidarietà, randagismo, antimaterialismo, adesione alle filosofie orientali. Nel contempo un gruppo di boppers aveva voluto svincolarsi dai canoni stilistici ed estetici dello swing per affermare, con la stessa veemenza dell’improvvisazione musicale, l’orgoglio della propria origine razziale. Il pacifismo e anticonformismo beat diventava la pelle nera di una generazione, costituendo fonte d’ispirazione per milioni di giovani e dando voce e corpo alle loro istanze di libertà e autorealizzazione.

Il bebop, che ha permesso al jazz di interpretare le nuove e più pressanti esigenze sociali non solo afroamericane,e la letteratura beat, iper(sur)realista impregnata di confessioni, illuminazioni, affabulazioni, sensoriale e viscerale danno vita ad un omaggio retrospettivo che però non vuol essere solo rievocazione celebrativa di quella poetica e di quella sensibilità, ma anche ispirazione attuale che rianimi, rilegga e interpreti una stagione tanto lontana nel tempo, quanto necessaria nei contenuti e nelle aspirazioni.

I posti sono limitati, ingresso 15€ (comprensivi di degustazione vini).
Per prenotare, inviare un messaggio privato alla pagina Facebook del Festival Approdi, oppure al numero 338 8732412.

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